Color Splashes
1 Novembre 2018The Oddest Show
9 Novembre 2018Riesco a vedere il cielo
tra tutto questo buio,
voglio fluttuare
tra le nuvole
nel tempo che ho comprato
per sentirmi vivo.
Questa potrebbe essere una delle mille introduzioni che avrei potuto scrivere per introdurre un flusso di coscienza particolare,
forse inusuale,
ma che merita di esser letto attentamente,
scritto da una ragazza alla ricerca di quel cielo
che a volte sembra tanto lontano,
quasi irraggiungibile.
Un corpo, due anime.
Due anime, lo stesso desiderio: rapirmi completamente.
In quei miei rari momento di lucidità, mi rendo conto della mia duplicità, che crea a sua volta la mia unicità.
La mia mente mi sta dicendo questo, oppure il cuore? In questo momento, quale anima sta parlando? Quale anima si è arresa e ha dato voce alla sua gemella?
Gemelle e nemiche, nate nello stesso corpo e frutto dello stesso seme.
L’una considera parassita l’altra, che le succhia tutte le energie.
Si rincorrono a vicenda nei meandri del mio essere, combattono per la supremazia, ma non ci sono vincitori.
Più combattono, più si feriscono. Dopo ogni battaglia, sono più incattivite di prima.
Vogliono continuare, vogliono continuare una lotta che non ha fine.
Ed io, che assisto a questo mesto spettacolo, sono sempre più stanca di vederlo e rivederlo.
Perché non possono capirsi? Non capiscono che, se una morisse, l’altra scomparirebbe del tutto? Cosa impedisce loro di farlo?
Sono io.
Il mio io non vuole comprendere.
Il mio io non vuole questi conflitti.
Fa finta di non vedere e non sentire una volta la mente, una volta il cuore.
Fa finta che ci sia solo un’anima che ospita questo corpo, che sembra sempre di più un sepolcro vuoto, senza nome.
Eppure, nei momenti bui, la gemella ignorata grida e strilla, rivendicando la sua posizione. Più la si ignora, più rimbomba nella testa.
Non si riesce più a vivere nel silenzio.
In effetti, quando ci si scompone in mille pezzi, non si può non far rumore.
E se, invece, queste anime provassero ad essere una? Se si abbracciassero e si fondessero in una cosa sola?
Questo potrebbe accadere, se solo io capissi che in questo caso non c’è una risposta giusta, non ci sono figli e figliastri.
Ci sono solo due anime che creano la mia duplicità.
Sono io che non mi rendo conto che esse formano la mia unicità.
Chiara.